Il dott. Marco Bortolato della Università di Cagliari, insieme al collega Graziano Pinna, docente alla University of Illinois di Chicago, hanno condotto una ricerca su animali di laboratorio il cui fine era quello di comprendere meglio il meccanismo che sta alla base dei tic.
I risultati sono stati riportati sulla rivista Scientific Reports.
Si sa che, nella Sindrome di Tourette, i tic aumentano considerevolmente quando il paziente è sottoposto a notevole stress. Sulla base di questa osservazione, i due ricercatori hanno somministrato alle cavie un ormone prodotto dal cervello, dimostrando che lo stress acuto aumenta le manifestazioni simili ai tic tramite l’aumento del suddetto ormone.
Praticamente dopo l’assunzione di allopregnanolone, le cavie hanno più manifestazioni di tic.

Studi futuri saranno condotti su nuovi farmaci che possano ridurre la produzione e quindi l’azione dell’allopregnanolone sì da migliorare la qualità della vita dei pazienti

Questo è quello che sostiene il dott. Pinna.
Trovo che sia interessante venire a conoscenza del meccanismo biochimico che fa scaturire i tic, ovvero l’aumento dell’allopregnanolone; comunque credo che la soluzione vada ricercata più a monte, ovvero nel bilanciamento di quei fattori che hanno portato la fisiologia del paziente ad aumentare la produzione di questa sostanza.
Rimango della opinione che la soluzione più radicale è quella che permette di curare delle cause, ottenendo così il riequilibrio fisiologico del paziente, attraverso rimedi che non alterino la fisiologia del paziente.

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