DEFINIZIONE

E’ un disturbo neurologico caratterizzato dalla presenza di tic multipli, che possono arrivare a rendere molto disagevole la vita sociale.
Un tic è costituito da gesti ed espressioni vocali completamente involontari e privi di scopo, che sfuggono al controllo della persona, la quale può riuscire a fermarli solo con un grande sforzo di volontà e per breve tempo.
Dato che questi movimenti incontrollati possono coinvolgere molti gruppi muscolari, compresi quelli respiratori e dell’apparato fonatorio, si possono avere anche tic di tipo sonoro (schiarimento della voce, colpi di tosse, grugniti, singhiozzi) ed addirittura la produzione di parole (a volte parolacce) o intere frasi.
I tic variano per sede, intensità e nel corso del tempo: possono esserci dei periodi di completo benessere (anche di settimane e di mesi) alternati a periodi di notevole gravità.
L’insorgenza avviene generalmente nell’infanzia, verso i 5-6 anni e comunque prima dei 18 anni.

 

FREQUENZA DELLA SINDROME DI TOURETTE

Questa patologia interessa una persona ogni duemila, con una frequenza 4 volte superiore nei maschi rispetto alle femmine.
In Italia sono colpite più di 30.000 persone.
Secondo alcune statistiche, negli ultimi anni la sua incidenza sta aumentando.

 

QUALI SONO I PRIMI TIC A MANIFESTARSI?

Come può un genitore sospettare il manifestarsi della Sindrome di Tourette?
Assai frequentemente i primi sintomi sono:

  • un rapido sbattere delle palpebre;
  • lo schiarirsi spesso la gola;
  • il soffiarsi frequentemente il naso;
  • movimenti ripetitivi della bocca, delle gambe o delle mani.

Quando un ragazzo dimostra una riduzione del rendimento scolastico, associata a tic e ad un certo disagio sociale, il genitore dovrebbe sospettare una Sindrome di Tourette, soprattutto se il figlio ha avuto una infezione da streptococco.
Il quoziente intellettivo non viene assolutamente ridotto.

 

SINDROME DI TOURETTE: PSICHIATRIA O NEUROLOGIA?

Attualmente non si tende più, come in passato, a inquadrare questa patologia in ambito psichiatrico, bensì neurologico.
I sempre più evidenti riscontri immunologici la fanno considerare su base prevalentemente organica, anche se alcuni suoi aspetti richiamano problematiche di pertinenza psichiatrica, come la possibile coesistenza di un disturbo ossessivo-compulsivo o di un disturbo dell’attenzione: in questi casi viene definita Tourette Plus.

 

DIAGNOSI

E’ essenzialmente clinica. Non esistono metodiche in grado di diagnosticare con certezza specifica la Sindrome di Tourette.
Gli esami di laboratorio rivelano frequentemente elevati livelli di TAS ed anti DNasi streptococcica; il tampone faringeo è quasi sempre positivo per lo streptococco beta emolitico di gruppo A. Questi dati fanno ipotizzare un probabile coinvolgimento dell’infezione streptococcica nella sindrome di Tourette, con conseguente coinvolgimento del sistema immunitario.
Un medico può ricorrere ad alcuni esami (come TAC, RMN ed elettroencefalogramma) allo scopo di escludere altre patologie.

 

TERAPIA FARMACOLOGICA NELLA SINDROME DI TOURETTE

In Europa il farmaco approvato per la cura della Sindrome di Tourette è un neurolettico, l’Aloperidolo (Serenase). Il termine Neurolettico vuol dire “farmaco con forte azione sedativa sul sistema nervoso”.
L’ aloperidolo appartiene alla categoria degli antipsicotici tranquillanti maggiori (antipsicotici tipici) o neuroplegici, che sono tra gli psicofarmaci più pesanti per l’organismo.
Considerando i suoi effetti collaterali, l’aloperidolo è attualmente un farmaco di terza linea nel trattamento della Sindrome di Tourette, considerando che gli antipsicotici atipici hanno meno effetti collaterali nei confronti degli antipsicotici tipici.
Altri farmaci prescritti sono il Tiapride (Sereprile), l’ Aripiprazolo (Abilify), Pimozide (Orap).

 

TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE NELLA SINDROME DI TOURETTE

La terapia cognitivo-comportamentale si propone di insegnare al paziente tecniche e modalità atte a consentirgli di inibire i tic più sgradevoli ed importuni. Questo è reso possibile attraverso azioni competitive ed antagoniste, come proposto dall’Habitat Reversal.

 

LA MIA STRATEGIA TERAPEUTICA

Dati alla mano, sono sempre più numerosi i medici che considerano la Sindrome di Tourette come la conseguenza di una disreattività immunitaria (in parole semplici, uno squilibrio del sistema immunitario).
Nel mio Blog si può leggere l’articolo “Sindrome di Tourette, infezione e risposta immunitaria”, ove riporto alcune evidenze scientifiche al riguardo. Tutto fa pensare che, alla base di questa patologia ci sia un mal funzionamento del sistema immunitario che si sia instaurato in seguito a infezioni.
Difatti nei pazienti con la Tourette sono stati trovati anticorpi contro specifiche aree del sistema nervoso e questi anticorpi non si trovano nel soggetto sano.
La stessa cosa si riscontra nei pazienti con Disturbo Ossessivo Compulsivo.
Specifiche aree nervose sono colpite dagli anticorpi in entrambe queste patologie. Le conclusioni di un grande studio riportato su Pubmed sono state: “Questi risultati prestano un’evidenza epidemiologica che PANDAS può insorgere come risultato di un fenomeno autoimmune post-infettivo indotto da una infezione da streptococco nell’infanzia.”

Gli strumenti terapeutici da me utilizzati, oltre all’Agopuntura, sono:

  • Integratori
  • Fitoterapia e Micoterapia della Medicina Tradizionale Cinese
  • Omeopatia
  • Probiotici e alimentazione

Con questi strumenti miro a riequilibrare il sistema immunitario, a ripristinare le funzioni fisiologiche e a portare benessere psicologico.

 

GESTIONE DEI CASI 

Date le numerose richieste, sento la la necessità di esporre con chiarezza quali procedure adotto nella gestione dei casi di pazienti con Sindrome di Tourette.
Dato che sono agopuntore, oltre che omeopata, utilizzo le strategie della Medicina Cinese nella mia pratica medica quotidiana e quindi anche nella Sindrome di Tourette, come nella PANDAS o in qualsiasi patologia ticcosa.
La Medicina Classica Cinese è composta da diverse branchie, una delle più importanti delle quali comprende la Fitoterapia e la Micoterapia, ovvero l’utilizzo delle piante e dei funghi a scopo terapeutico. L’utilizzo appropriato dei Funghi della Medicina Cinese, eventualmente associato all’uso di alcuni probiotici, predispone al riequilibrio del sistema immunitario. Alcuni Funghi della Medicina cinese, inoltre, agiscono come prebiotici, favorendo quindi la crescita e l’attività di specie batteriche importanti per la salute digestiva dell’organismo ospite. Nel paziente con Tourette o PANDAS, questo rappresenta un valido aiuto.
L’utilizzo dell’Omeopatia e di speciali integratori si sovrappone a quello dei Funghi e della Fitoterapia.
E’ fondamentale seguire una dieta corretta, la quale non è uguale per tutti i pazienti con Tourette o Pandas.
E’ molto importante sapere che la terapia è diversa da soggetto a soggetto e che essa varia durante l’arco di tempo che interessa il percorso terapeutico.
Affinché il sottoscritto possa dare le appropriate indicazioni e cambiarle a tempo opportuno, è necessario che ci sia una costante e continua comunicazione, per cui sulla base delle istruzioni ricevute durante la prima visita, il paziente con Tourette o uno dei suoi genitori, potrà seguire alcune semplici regole che verranno spiegate durante la prima visita.

Essenzialmente i pazienti si possono suddividere in due categorie:

  1. Paziente con Sindrome di Tourette o patologia ticcosa che vive lontano da Roma.
    In questo caso è sufficiente che, dopo la prima visita, il paziente si presenti nel mio studio altre due volte nel corso dell’anno. Come l’esperienza clinica mi insegna, è possibile ottenere risultati soddisfacenti, sia nella sindrome di Tourette che nella PANDAS, vedendo il paziente tre volte nell’arco di dodici mesi.
    Il paziente o i suoi genitori, nel caso sia minorenne, seguirà le mie indicazioni terapeutiche mantenendo il contatto con me, come indicato precedentemente.
  2. Paziente con la sindrome di Tourette che vive a Roma o vicino Roma.
    In questo caso è possibile aggiungere l’agopuntura alle strategie suddette: in questo caso si faranno delle sedute a cadenza settimanale.

Se altresì, il paziente non vuole fare l’agopuntura, si comporterà esattamente come quello che vive lontano, per cui sarà sufficiente che io lo veda tre volte durante l’arco di dodici mesi.